In contemporanea con la grande mostra di Fausta Squatriti ospitata nel main floor, la Nuova Galleria Morone presenta nello spazio della project room un intervento dell’artista milanese Patrizia Novello. Il titolo minimalista “Geografia”, indica un lavoro di indagine sul paesaggio che parte dall’osservazione reale del luogo filtrata dall’immagine didascalica di una cartolina e che, attraverso un processo di riduzione, giunge a individuare la struttura della visione, le proporzioni fra i piani, i colori prevalenti, gli equilibri degli elementi naturali, la dislocazione delle presenze architettoniche. Il tutto è ridotto, con metodo analitico, a una essenza grafica, all’ingombro che distingue ogni corpo nello spazio relativo. Tale processo di astrazione cita in sottotraccia grandi maestri del Novecento. A partire da Cézanne e dalla calibrata architettura compositiva dei suoi quadri, oltre alle sue analisi del rapporto fra forma e spazio circostante. Viene altresì in mente la scansione logica dei piani nelle nature morte più sintetiche di Morandi, per approdare poi alla ricerca concettuale di Soll Le Witt e al suo intuito progettuale, alla sua esigenza di costruire una sorta di sintassi formale basata sulla moltiplicazione di elementi geometrici. Il tema della parola, le lettere trascritte nelle 21 didascalie delle cartoline, in tre lingue sovrapposte, francese, italiano, inglese, battute a macchina dalla celebre Olivetti Lettera 22, richiamano infine le opere testuali di Agnetti.
Novello applica questo retroterra ideale al tema della geografia. Il prospetto, la mappa, la panoramica di un luogo, diventano i punti di partenza per la scoperta di una ossatura, un ordito, una intelaiatura del reale che, quasi radiografato, rivela lo scheletro del visibile: ovvero la regola invisibile che soggiace alla sovrastruttura dell’apparenza. “La geometria, misura della terra” diceva proprio Cézanne. E questo spiega l’uso che Novello fa delle carte millimetrate come supporto per i suoi disegni tracciati rigorosamente a pastello, per lunghe fasce orizzontali. A ogni elemento del paesaggio corrisponde un colore. A ogni colore, uno spazio. A ogni spazio, una misura riportata a margine con ordine logico. Il risultato è un diagramma topografico in cui linee geologiche, forme naturali e interventi umani incontrano lo sguardo dell’osservatore. E, solo a questo punto, entra in gioco l’elemento poesia. La percezione individuale può modificare l’anima delle cose e aggiungere una nota lirica imprevista. Uno scarto nel rigore del grafico. Novello innesca un dubbio sull’oggettività dei dati riflessi. Il mistero dell’esistenza è nascosto nella sfumatura di un colore.
Nata a Milano nel 1978, si diploma all’Accademia di Brera, corso di Restauro dell’Arte Contemporanea nel 2003. Parallelamente si forma in pittura sotto la guida di Vincenzo Ferrari. Negli anni è invitata a partecipare a diverse residenze internazionali per artisti e simposi tra cui: 2008 Harlem Studio Fellowship by Montrasio Arte, New York e Kunst im Hospiz, St. Cristoph, Austria; 2010, 2012, 2013, 2014, 2015 Old House New Art, Izmir, Turchia. Espone nelle personali: 2014, I-XI, a cura di M. Tavola, Galleria San Fedele e LEOGALLERIES, Monza; 2013, Agganci di fase, a cura di P. Zürcher, Associazione Culturale Monteggiori Arte, Monteggiori, Camaiore; Processo di caduta, a cura di A. Comino, galleria Spaziotemporaneo, Milano. 2011 Cornice di ricordi per un futuro (che attende), a cura di M. Cavallarin, Scatolabianca project room – Galleria delle Cornici, Lido di Venezia; 2009 Prospettive, Villa Sirtori, Olginate, a cura di M. Tavola; nUOVO, La Stanza dell’Aliprandi, Milano; 2007 Ipotesi di un incontro, sede Citibank di Milano. È selezionata come finalista e vincitrice di vari premi tra cui: 2015 Combat Prize, vincitrice nel 2013 del Premio Morlotti, Imbersago; 2012 finalista Premio Fondazione Francesco Fabbri, Pieve di Soligo; 2011 menzione al 52° Premio Bice Bugatti, Nova Milanese; 2010 finalista del Premio Lissone; 2003, 2007, 2009, 2010 Premio Arti Visive Galleria San Fedele, Milano; 2008 e 2009 finalista del Premio Terna; 2007 Biennale Giovani, Serrone di Villa Reale, Monza. Tra le collettive si ricordano: 2014, Il Pulcinoelefante e altre meraviglie, gli eroici furori arte contemporanea, Milano; OMBRA KAGE, Paraventi Giapponesi, Milano; 2013 On the water, Spaziotransiti, Marina di Scarlino (GR); 2012, Al principio del vedere, Palazzo del Podestà, Castell’Arquato (PC); Melodie discontinue: variazioni sulla superficie del tempo, Il Frantoio, Capalbio. 2011 Dialogo con un Maestro. David Tremlett | Reuven Israel | Patrizia Novello, Montrasio Arte, Milano. 2009 Istant Book Italian Artists New York, International Studio and Curatorial Program, Brooklyn, New York; Harlem States of Mind from Apollo to Lenox, Museo Civico Floriano Bodini, Gemonio.
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