Nuova Galleria Morone presenta SETTANTAVOLTESETTE personale di Paola Mattioli a cura di Vittoria Coen.
Nell’anno del suo settantesimo compleanno, si ricorda una carriera iniziata proprio nella seconda metà deli Anni Settanta.
La mostra si articola in un percorso che sintetizza in circa settanta fotografie (quasi tutte in bianco e nero) la carriera artistica della fotografa, attraverso una selezione di alcuni lavori tratti delle sue più note serie quali gli Autoritratti (1977), Carcere (1999), Nanetti (2000), Capolavoro (2003).
Progetto e architettura del progetto fanno parte della ricerca di Paola Mattioli, che si è confrontata con temi politici e di attualità, anche molto forti, ma mai con l’animo del reporter, bensì con lo sguardo rivolto all’interno, all’indagine più profonda che interessa il soggetto rappresentato e la sua narrazione. Il suo amore per Ugo Mulas e per la statunitense Lee Miller conferma, infatti, che la forza dell’idea è la sola in grado di rendere la fotografia arte a tutti gli effetti, facendo a meno della emotività.
Tra figurazione e astrazione si snoda il percorso delle immagini viste “a una sottile distanza”, come recita il titolo di una sua mostra personale del 2008, e assemblate come in un gioco di associazioni libere in cui ombre e luci, vuoti e pieni, geometrie e volti, si rincorrono l’un l’altro senza soluzione di continuità.
Opera aperta, dunque, per essere riletta anche a distanza di anni dalla sua realizzazione.
Nata nel 1948, vive e lavora a Milano dove ha studiato filosofia e si è laureata con una tesi sul linguaggio fotografico. Fin dagli anni ’70 esplora ambiti teorici e politici che vanno dall’interrogazione sul vedere al linguaggio, alla differenza femminile, dal lavoro operaio ai sedimenti della storia. Tra le mostre e le pubblicazioni principali: Ungaretti (1972); Immagini del no (1974); Ci vediamo mercoledì (1978); Cellophane (1979); Statuine (1987); Donne irritanti (1995); Regine d’Africa (2004); Fabbrico (2006); Dalmine (2008); Una sottile distanza (2008); Mémoires d’Afrique (20013); Altra misura. Arte, fotografia e femminismo in Italia negli anni Settanta (2015); Cristina Casero, Paola Mattioli, sguardo critico di una fotografa (2016).
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