There Will Be Oil. In questa sua prima edizione presso gli spazi della Nuova Galleria Morone l’artista albanese presenta una seria di nuovi lavori, che constano di pitture e sculture, le quali fanno parte del The Marinz Project. Questo è il progetto principale al quale l’artista da anni lavora, occupandosi con cura della delicata situazione del nostro pianeta.
La categoria più evocata in questa mostra, è quella dell’effimero. La vita in tutta la sua brevità, come un raggio di luce che attraversa veloce una fitta oscurità, rendendo il buio ancora più oscuro quando si spegne. Le farfalle e gli insetti, forme più che effimere della vita organica sono qui documentati in stato di quiete, ma è la pace dopo della tempesta. La fragilità della vita si fa sentire in ogni centimetro quadro dell’opera di Eltjon Valle.
L’artista dinventa un naturalista, o meglio, uno che sta operando un’autopsia della natura, e della sua anatomia. L’artista non si occupa più di anatomia umana, ma opera un’autopsia della terra.
La mostra si accompagna dell’apposito catalogo correlato di testi critici di Francesco Poli e Astrit Cani. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 1 febbraio 2014.
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