Nuova Galleria Morone presenta Una pietra sopra, la prima personale negli spazi della galleria di Marco Cordero, accompagnata da un testo critico a cura di Paul Ardenne.
La mostra è un’esplorazione profonda delle intersezioni tra scultura, testo e memoria. L’elemento principale delle sculture di Marco Cordero è un libro, un libro vero, di cui l’artista si appropria, ma rielabora: scavato, bruciato, strappato alla sua funzione di libro. Nel suo lavoro, il libro diventa un organismo vivente, un assemblaggio di materie che, grazie alla loro combinazione, acquistano un assetto vitale. In questa mostra, Marco Cordero lega il destino dei suoi libri alla roccia, alla pietra e al marmo. Questa combinazione dà origine a ibridi sorprendenti: libri come rocce o rocce come libri. L’artista dispone questi ibridi in vari modi nello spazio della galleria: li sospende per ricostituire uno skyline, li posiziona sul pavimento, li combina anche, ad esempio, con una colonna di pietra che richiama uno degli elementi dell’architettura della galleria.
Una pietra sopra per dimenticare e passare oltre, oppure per preservare, proteggere, conservare intatto, o per evitare che il vento disperda: fogli, appunti, idee, o ancora, si mette sugli ‘ometti’ (mucchi di pietre votivi o che indicano i sentieri ai pellegrini), per aggiungere il proprio contributo, la propria preghiera il proprio segno.
Le opere di Cordero si manifestano come zone aperte, narrando ombre di parole e significati profondi. I libri resi quasi illeggibili, diventano sia materia che mezzo di espressione, con titoli evocativi che suggeriscono le infinite sfumature e ambiguità del linguaggio.
Marco Cordero (Roccavione, 1969) vive e lavora principalmente a Torino. Dalla fine degli anni ’90, la sua ricerca si concentra sulle narrazioni possibili o impossibili che l’essere umano costruisce per condividere le proprie relazioni con lo spazio architettonico, naturale e spirituale. Il libro, in tutte le sue accezioni, è diventato il materiale più comune dei suoi lavori. I suoi lavori sono stati esposti in fondazioni, gallerie private e musei in Italia e all’estero.