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Svegliami | Marco Grimaldi

“Svegliami”, una mostra personale dell'artista Marco Grimaldi, curata da Riccardo Zelatore. “Svegliami” è un lavoro dedicato al piacere del risveglio, al momento in cui il corpo ricomincia a prendere peso nello spazio. Il dittico presentato lascia questa sensazione: un'apparente leggerezza in persistente contrasto con la fisicità e la dimensione del quadro. Tutto viene assorbito dal nero caldo dello spazio e sulla tela corrono solo luci sottili che disegnano la geografia dell'immagine. La levità, il piacere del silenzio, lo scorrere del tempo, sono gli elementi che Grimaldi cerca in continuazione nel porsi e nel metterci in relazione con questo lavoro. La scelta di far dialogare i dipinti del ciclo “Svegliami” con la serie degli “Armadi” viene dal desiderio di Marco di rapportarsi sempre...

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Eltjon Valle

There will be oil | Eltjon Valle

There Will Be Oil. In questa sua prima edizione presso gli spazi della Nuova Galleria Morone l'artista albanese presenta una seria di nuovi lavori, che constano di pitture e sculture, le quali fanno parte del The Marinz Project. Questo è il progetto principale al quale l'artista da anni lavora, occupandosi con cura della delicata situazione del nostro pianeta. La categoria più evocata in questa mostra, è quella dell'effimero. La vita in tutta la sua brevità, come un raggio di luce che attraversa veloce una fitta oscurità, rendendo il buio ancora più oscuro quando si spegne. Le farfalle e gli insetti, forme più che effimere della vita organica sono qui documentati in stato di quiete, ma è la pace dopo della tempesta....

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Accoppiamenti giudiziosi | Roman Opalka & Daniela Comani

Accoppiamenti giudiziosi è il titolo della mostra, che inaugurerà il 19 settembre 2013, curata da Angela Madesani, presso la Nuova Galleria Morone di Milano. Un dialogo molto particolare, quello tra l’artista francese di origine polacca, Roman Opalka (1931-2011) e l’artista italiana, che da oltre venti anni vive a Berlino, Daniela Comani (1965). Il titolo rimanda a una raccolta di racconti di Carlo Emilio Gadda; qui l’accoppiamento è davvero giudizioso. Si tratta in entrambi i casi di ricerche che partono dall’autobiografia. Di Roman Opalka saranno in mostra carte, fotografie e una tela a formare l’opera totale Opalka 1965 / 1 - ∞. «Nel mio concetto, il sempre finito dell'opera data dal 1965: una volta posto il segno 1 sul primo Détail, c'è già, là, il tutto....

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Pipo Hernandez

Dominati dalla fretta | Pipo Hernández Rivero

Il lavoro dell'artista spagnolo pone domande su "verità culturali universalmente accettate". Partendo da immagini e concetti ancorati nella memoria della cultura moderna, sia i suoi dipinti che  le installazioni si muovono nel territorio dell' indagine culturale, collegando testi ed immagini ad una struttura binomiale. La presenza di testi gioca un ruolo carratterizzante nei suoi dipinti ed installazioni. L'utilizzo di quelli che possono sembrare ad una prima lettura dei sottotitoli della scena rappresentata, denotano nell'artista un interesse di natura fortemente espressiva. Tuttavia ad una più attenta lettura ci si rende conto che le frasi sono in gran parte scritte in lingue sconosciute e che soprattutto non hanno alcuna reale attinenza con l'immagine del dipinto. Questa associazione tra rappresentazioni dal vago sapore familiare e linguaggi testuali incomprensibili è esattamente il fulcro della sua indagine: la mancanza di comprensione obbliga lo spettatore a guardare l'oggetto del dipinto stesso che grazie...

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Maria Lai

Tracce di un dio distratto | Maria Lai

Nata nel 1919 a Ulassai (Ogliastra), allieva di Arturo Martini e Alberto Viani all’Accademia di Belle Arti di Venezia, Lai - in tempi nei quali le artiste non viaggiavano e non godevano della credibilità del sistema dell’arte - sperimenta nuovi materiali, s’addentra nella poesia della terra e crea mondi fatti di stoffe, di fili, di pane, di legno, di tela. Dopo il successo nella capitale, durante gli anni Sessanta, Lai decide di tornare in Sardegna per liberarsi dalla mondanità. Ha bisogno di spazio, di vento, di pietre e solitudine. Il suo lavoro si nutre di legami ancestrali con l’isola e di una inesauribile “ansia di infinito”. “L’uomo – scrive Maria – ha bisogno di mettere insieme il visibile e l’invisibile perciò elabora...

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Felix Curto

Back on the road again | Félix Curto

Particolarmente importante per la poetica di Felix Curto è stata l'esperienza di vita di 10 anni trascorsi in Messico. Le geografie sociali di questa terra particolare indagate dall'artista per lungo periodo, vengono riproposte nelle suo lavoro filtrate attraverso l'immaginario della controcultura Americana ed Europea degli anni Sessanta. Parte importante della recente produzione dell'artista spagnolo trae ispirazione dal libro di Edwin Gilbert „Chrome“, un romanzo che rivela i giochi perversi dell'industria automobilistica americana nel 20° secolo. Il titolo stesso del libro allude al soprannome popolare dato a molti automobili che, già in disuso negli Stati Uniti, continuano però a viaggiare attraverso l'America Latina. Oltre a queste, oggetti popolari come targhe, vecchi frigoriferi o radio, vengono raccolti dall'artista e successivamente modificati nel suo...

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The long walk home | Alec Von Bargen

La Nuova Galleria Morone presenta la prima personale Italiana del fotografo statunitense residente in Messico Alec Von Bargen, già selezionato all'ultima Biennale di Venezia per il Padiglione del Costa Rica.
Alec Von Bargen: artista di professione, fotografo per ispirazione, attore professionista, ma soprattutto viaggiatore.
“The long walk home” una mostra fotografica nella quale Alec Von Bargen indaga la crisi internazionale dei rifugiati e dei disperati.
Tema attualissimo dal punto di vista socio-politico.
Persone che sono alla ricerca di sé stessi e la necessità di trovare un loro posto ed una propria identificazione in questo mondo. Un cammino lungo e pieno di difficoltà; una marcia silenziosa verso un territorio che spesso è ostile e che porta in direzioni oscure. Il viaggio in questo modo può...

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Halim Al Karim

Hidden goddess | Halim Al Karim

Nelle sue opere l'artista riporta le sue personali esperienze vissute durante la prima Guerra del Golfo.
Il suo rifiuto ad arruolarsi sotto il regime di Saddam lo costrinse ad un esilio forzato nel deserto, dove visse per quasi 3 anni in una caverna, sopravvivendo grazie l'assistenza di una donna beduina che si prese cura di lui insegnandogli i costumi dei nomadi e il misticismo spirituale.
L'esperienza della violenza, la perdita della libertà così come la tradizione mistica del Sufismo, che sottolinea il rapporto individuale e puro con Dio e della coscienza, ha influenzato le sue riflessioni personali ed artistiche.
Dal 1985 Halim Al Karim sta sviluppando nella la serie "Hidden", il concetto di "al-Batin", secondo l'Islam, uno dei 99 nomi di Allah.
Secondo questa...

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The Cross Shown

The cross shown

Una croce è un segno geometrico composto da due rette che si intersecano fra loro ed è uno dei simboli più ricorrenti e più antichi attestati nella storia dell'umanità. Le prime croci che l'archeologia menziona risalgono infatti all'antica Mesopotamia. Come figura geometrica la Croce ha una funzione di sintesi, di misura, di mediazione, di comunicazione. Essa infatti stabilisce relazioni con gli altri simboli: il centro, nell'intersezione fra le due rette; il cerchio, in quanto può esserevi inscritta; il quadrato e il triangolo in quanto forme variamente generate dalla congiunzione delle estremità attraverso segmenti di linee. La stessa intersezione delle due rette in un punto definisce anche l'idea di diversi moti opposti, centrifugo e centripeto. Simbolicamente la Croce rappresenta la congiunzione fra Terra e Cielo,...

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Grimaldi Montani

I luoghi dell’immagine | Marco Grimaldi & Matteo Montani

Marco Grimaldi, artista bergamasco e Matteo Montani, artista romano, s'incontrano per la prima volta negli spazi di una galleria, attraverso un dialogo serrato in un comune territorio d'indagine, la pittura come “luogo dell'immagine”. Usando supporti diversi, la carta abrasiva per Montani e la tela grezza di cotone per Grimaldi, entrambi gli artisti mirano ad un “fare pittura” come rivelazione epifanica del reale, approdando ad esiti d'immagini diversi ma legate da un'affinità introspettiva di codifica della realtà. In mostra, una decina di opere di grandi e piccole dimensioni e un installazione site specific di Montani....

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