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Ettore Frani, Ricucire il cielo

RICUCIRE IL CIELO | Ettore Frani

Ricucire il cielo è il titolo della prima mostra personale milanese di Ettore Frani. L’esposizione, realizzata appositamente per gli spazi della galleria, è composta dall’ultimo ciclo di opere attraverso le quali l’artista, come sempre nella sua ricerca pittorica, indaga il volto e il mistero della Natura, con la quale l’uomo è da sempre in comunione. Come dice lo stesso Frani, è proprio in essa che l’uomo vede riflessa la propria componente materiale e spirituale e, meglio di ogni altra cosa, può restituirci il senso del nostro essere al mondo. In questa personale, Frani approfondisce la direzione pittorica del suo linguaggio, lavorando su alcuni elementi fondamentali che d sempre lo accompagnano: l’uomo in relazione e conflitto tra natura e spirito, la pittura...

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Fausta Squatriti, Se il mondo fosse quadro saprei dove andare..., Nuova Galleria Morone

SE IL MONDO FOSSE QUADRO SAPREI DOVE ANDARE… | Fausta Squatriti

La città di Milano rende omaggio all’artista Fausta Squatriti, che a Milano è nata nel 1941, con Se il mondo fosse quadro, saprei dove andare…, un progetto a cura di Elisabetta Longari articolato in tre mostre parallele. Alla Triennale di Milano, una selezione di venti opere ripercorre la ricerca dell’artista dai lavori di esordio – ancora sedicenne – fino ai recentissimi polittici polimaterici; alle Gallerie d’Italia – Piazza Scala, con la co-curatela di Francesco Tedeschi, prendendo spunto dalle opere di Fausta Squatriti nella collezione Intesa Sanpaolo, saranno esposte alcune grandi Sculture nere realizzate tra il 1972 e il 1985 e un nucleo di lavori degli anni ’80 mai esposti in Italia, a sintesi della sua ricerca sulla Fisiologia del quadrato;...

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Roberto Rizzo

MERIDIANI E PARALELLI | Roberto Rizzo

Meridiani e paralleli è il titolo della prima mostra personale di Roberto Rizzo, curata da Angela Madesani. Roberto Rizzo (1967) è un pittore nel senso più articolato del termine, al di là delle facili e comode etichette di “figurativo” o “astratto”. La sua ricerca, che prende il via a metà degli anni Ottanta, si pone sin dall’inizio in relazione dialettica con quanto lo circonda, ma anche con la storia dell’arte. La sua è una riflessione profonda, una presa di posizione complessa nei confronti di un panorama artistico sempre più compiacente. Viviamo in una situazione di consumismo esasperato, non solo in senso economico. La nostra è un’epoca inflazionata dalle immagini, che perdono, il più delle volte, di significato. Rizzo si pone sul cammino...

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Urpflanze

URPFLANZE, la natura dell’idea

La mostra prende origine dai principi nodali degli studi di J. W.Goethe, espressi in prevalenza nel testo: La metamorfosi delle piante (1790) e riguardanti le riflessioni sul rapporto che l’uomo stabilisce con la natura. Goethe, infatti durante i suoi studi botanici scopre che all’interno dell’infinita varietà e molteplicità della natura è presente un elemento unitario, primigenio; egli si convince che tutte le forme delle piante si possono far derivare da una pianta sola, una pianta originaria, formata da pochi elementi infinitamente mutabili e duplicabili. La pianta primordiale, la Urpflanze (così la chiama Goethe), ci consente di creare una sintesi tra il singolo e l’universo, tra il sensibile e l’ideale e ci premette di cogliere la legge interna al manifestarsi dei fenomeni. L’analisi...

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Alec Von Bargen

Man, Forgotten | Alec Von Bargen

In questo progetto, dal titolo molto incisivo: Man, Forgotten (Uomo, Dimenticato) presentato per la 56a Biennale di Venezia, l'artista Alec Von Bargen si immedesima come un contemporaneo Amleto, ponendosi in maniera autobiografica attraverso un dialogo di crescita speculativa con se stesso. Nel suo lungo girovagare nel mondo Alec von Bargen ha sempre posto l'uomo al centro della sua ricerca artistica: dapprima con la serie “The long walk home” esposta alla 54a biennale di Venezia che volgeva lo sguardo al tema sempre attuale dei rifugiati; successivamente con “Veritas Feminae” - esposta in numerose parti del mondo - ha dato voce – sempre attraverso immagini forti e cariche di tensione – alle donne 'emarginate', rispolverando anche delle figure archetipe. Con questo nuovo progetto colloca...

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LA SFIDA DI ARACNE, RIFLESSIONI SUL FEMMINILE DAGLI ANNI ’70 A OGGI

La sfida di Aracne, riflessioni sul femminile dagli anni ’70 a oggi

Da sempre, le donne sono state considerate le fedeli rappresentanti della Terra, nostra Madre Natura e origine feconda. Intuitivamente percepiamo questa analogia come vera, come qualcosa che incarna una realtà evidente e ci parla direttamente dell’Essenza del Femminile… Un’esposizione complessa, che indaga i diversi linguaggi della contemporaneità artistica attraverso il lavoro di 18 artiste. La rassegna, che prende in esame oltre quarant’anni di storia dell’arte, non deve essere intesa come una collettiva con i lavori di sole donne, ma come una riflessione sul lavoro di artiste che hanno indagato approfonditamente il tema in oggetto. Dai lavori di Body Art di Gina Pane a Louise Bourgeois, che ha fatto, nel corso degli anni, di questo tema il fulcro della sua ricerca. In mostra...

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Domenico Grenci

I’ll be your mirror | Domenico Grenci

In una quasi ossessiva indagine sul volto femminile, in ogni sua possibile declinazione, Grenci ne rappresenta l'irriducibile varietà, la sua unicità, il suo costante fascino, al di là delle manipolazioni del trucco che talvolta ne celano l'autenticità e l'intima verità. Le figure ritratte da Domenico Grenci fluttuano in una dimensione fuori dal tempo, priva di ogni riferimento materiale e contingente. La scena su cui insistono è il vuoto, privo di ogni riferimento spaziale o temporale, magneticamente abitato dalla donna. I volti femminili di Grenci paiono riaffiorare da una fotografia antica, corrosa dal tempo. È il bitume, materiale povero e paradossalmente greve, a creare un effetto di indefinito e di incompiuto straniamento, simile a quello evocato da un’immagine sfuocata o sbiadita. L’artista cerca di cogliere...

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Hubert Kostner

Cuts | Hubert Kostner

Nelle sue sculture e nei suoi quadri, l'artista prende spunto dal paesaggio che lo circonda, modificandolo fino a renderlo irriconoscibile, sperimenta sulle icone tradizionali della Val Gardena con diversi modi di lavorazione: taglia, ricompone in modo nuovo e diverso, aggiunge colore, toglie elementi, seziona in fette sottilissime, incolla, addiziona, sega, riveste, combina. Hubert Kostner scompone e critica realtà e le aberrazioni dell'ambiente segnato dal turismo, mette in discussione il concetto di artigianato, restituendo alle sculture unicità e originalità, imputa loro di aver perso la propria identità originaria. Gioca con le potenzialità di un materiale come il legno, che permette di interpretare le sculture anche come abbozzi, come esperimenti per un possibile approfondimento in stadi successivi. In questo procedimento, la comicità gioca un ruolo...

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Mariella Bettineschi

L’era successiva | Mariella Bettineschi

Il lavoro di Mariella Bettineschi è contraddistinto dalla continua ricerca di nuove forme, nuove tecniche e nuovi linguaggi. L'era successiva è il titolo che accompagna uno sfaccettato insieme di fotografie. Come l'artista stessa dice: Il progetto L'era successiva è nato nel 2008, quando la crisi economica ha sconvolto tutti i parametri, i metri di giudizio, i termini di paragone, segnando un profondo e definitivo cambiamento rispetto al passato. In questa mostra Bettineschi mette a confronto, come in una scena teatrale, immagini di boschi, di stagni, paesaggi resi evanescenti da soffi di vuoto e nebbie gassose, a ritratti di donne di Raffaello, Palma il Vecchio, Leonardo, Tiziano, Caravaggio, Bronzino. Ispirata dalle donne rinascimentali, le ha portate nella contemporaneità attraverso un intervento linguistico preciso: il taglio dell’opera,...

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Leonida De Filippi

New Borders | Leonida de filippi

L'esposizione si compone di opere pittoriche e di istallazioni scultoree che pervadono lo spazio dall'alto e dal basso, in un dialogo continuo. L'intenzione è quella di ricreare una realtà trasfigurata e distorta e quindi non realistica, in cui l'artista racconta il rapporto tra l'uomo e una nuova idea di città. Per De Filippi la pittura è misura di tutte le cose e, grazie ai media ipertecnologici da cui parte per ritornarci passando per il disegno, punta a ridare alla realtà lo spessore emozionale che essa perde una volta filtrata dai media. E se la radice comune di tutti i lavori è l’immagine stampata mediata attraverso la pittura, De Filippi, si muove contemporaneamente sia sul piano compositivo che su quello pittorico, dipingendo sulle...

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