Back to top
http://www.nuovagalleriamorone.com

Archive

nuovagalleriamorone /  (Page 5)
Antonio Scaccabarozzi

Introduzione al vuoto | antonio scaccabarozzi

La Nuova Galleria Morone presenta “Introduzione al vuoto”, la personale milanese di Antonio Scaccabarozzi, curata da Elisabetta Longari. Nato nel 1936 e morto nel 2008 vicino a Merate, in Brianza, il pittore dà corpo, a partire dalla metà degli anni Settanta, a una ricerca che presenta uno spiccato carattere sperimentale non soltanto per l’utilizzo di nuovi materiali, ma soprattutto per le forme sempre altre che prendono le sue indagini sulla visione. L'esposizione, che ruba il titolo a un lavoro realizzato dall’artista nel 1978, dà conto dell’evoluzione del suo linguaggio, documentandolo dai suoi inizi con Fustellati e Prevalenze, in cui un metodo più apertamente analitico, conforme allo spirito dei tempi, guidava la formazione delle sue superfici. Attraverso un insieme di esempi del...

Read More

Absolute Painting | Cveto Marsič

In questa rassegna milanese il pittore di Capodistria, presenta una serie di lavori ispirati all'idea del nido. 
Tele di grande dimensione, appositamente create per gli spazi della mostra con una riflessione sul concetto assoluto di pittura. 
Un momento di astrazione ideale dal mondo o magari un vero e proprio luogo fisico dove ripararsi dal rumoroso susseguirsi degli eventi, un posto nel cuore della tempesta, nell'occhio del ciclone dove la materia stessa delle sue opere sembra placarsi, farsi piatta per dar spazio alla luce, un luogo dove potersi nascondere tra le pieghe di una natura protettiva, conquistato tra le foglie secche o scavato nella terra umida, un riparo da cui poter osservare il succedere delle cose senza senza farne parte, mentre...

Read More
Una solitudine troppo rumorosa

Una solitudine troppo rumorosa

“Una solitudine troppo rumorosa” è il titolo della mostra, a cura di Angela Madesani, che si inaugura il 25 settembre 2014 presso la Nuova Galleria Morone. Il titolo è mutuato dal capolavoro, in parte autobiografico, dello scrittore ceco Bohumil Hrabal, di cui quest’anno ricorre il centenario dalla nascita. Tema della rassegna è la solitudine attraverso i lavori di 9 artisti italiani e stranieri. Opere di diverso genere, realizzate con linguaggi che vanno dalla fotografia al video, dall’installazione alla pittura, alla scultura. Si potrebbe individuare il momento iniziale della mostra nei due autoritratti fotografici del franco-polacco Roman Opalka (1931-2011), che già l’anno scorso era stato protagonista di una mostra presso la galleria milanese. Si tratta di un confronto con se stessi nella solitudine...

Read More
MUSE INQUIETANTI, RITRATTE DA UOMINI INQUIETI

Muse inquietanti, ritratte da uomini inquieti

Madri, mogli, muse, amanti. Nel panorama della storia dell'arte, molti sono i ruoli rivestiti delle donne nelle immagini che ne hanno svelato la storia o rubato un pezzetto di anima. Ma lo sguardo puntato su di loro è stato sempre naturalmente duplice. Da un lato, la prospettiva di donne che hanno raccontato altre donne. Da Artemisia Gentileschi a Käthe Kollwitz, sino a Louise Bourgois, per fare solo qualche esempio. Dall'altro lato, ci sono stati invece uomini che hanno indagato l'universo femminile per farsene interpreti, oppure perché si sentivano protagonisti della vita delle loro donne, avendo avuto l'opportunità di conoscerle intimamente. Basti pensare al grande Rembrandt (1606-1669) che di donne – fra la moglie, la balia e la domestica – ne ha...

Read More

Svegliami | Marco Grimaldi

“Svegliami”, una mostra personale dell'artista Marco Grimaldi, curata da Riccardo Zelatore. “Svegliami” è un lavoro dedicato al piacere del risveglio, al momento in cui il corpo ricomincia a prendere peso nello spazio. Il dittico presentato lascia questa sensazione: un'apparente leggerezza in persistente contrasto con la fisicità e la dimensione del quadro. Tutto viene assorbito dal nero caldo dello spazio e sulla tela corrono solo luci sottili che disegnano la geografia dell'immagine. La levità, il piacere del silenzio, lo scorrere del tempo, sono gli elementi che Grimaldi cerca in continuazione nel porsi e nel metterci in relazione con questo lavoro. La scelta di far dialogare i dipinti del ciclo “Svegliami” con la serie degli “Armadi” viene dal desiderio di Marco di rapportarsi sempre...

Read More
Eltjon Valle

There will be oil | Eltjon Valle

There Will Be Oil. In questa sua prima edizione presso gli spazi della Nuova Galleria Morone l'artista albanese presenta una seria di nuovi lavori, che constano di pitture e sculture, le quali fanno parte del The Marinz Project. Questo è il progetto principale al quale l'artista da anni lavora, occupandosi con cura della delicata situazione del nostro pianeta. La categoria più evocata in questa mostra, è quella dell'effimero. La vita in tutta la sua brevità, come un raggio di luce che attraversa veloce una fitta oscurità, rendendo il buio ancora più oscuro quando si spegne. Le farfalle e gli insetti, forme più che effimere della vita organica sono qui documentati in stato di quiete, ma è la pace dopo della tempesta....

Read More

Accoppiamenti giudiziosi | Roman Opalka & Daniela Comani

Accoppiamenti giudiziosi è il titolo della mostra, che inaugurerà il 19 settembre 2013, curata da Angela Madesani, presso la Nuova Galleria Morone di Milano. Un dialogo molto particolare, quello tra l’artista francese di origine polacca, Roman Opalka (1931-2011) e l’artista italiana, che da oltre venti anni vive a Berlino, Daniela Comani (1965). Il titolo rimanda a una raccolta di racconti di Carlo Emilio Gadda; qui l’accoppiamento è davvero giudizioso. Si tratta in entrambi i casi di ricerche che partono dall’autobiografia. Di Roman Opalka saranno in mostra carte, fotografie e una tela a formare l’opera totale Opalka 1965 / 1 - ∞. «Nel mio concetto, il sempre finito dell'opera data dal 1965: una volta posto il segno 1 sul primo Détail, c'è già, là, il tutto....

Read More
Pipo Hernandez

Dominati dalla fretta | Pipo Hernández Rivero

Il lavoro dell'artista spagnolo pone domande su "verità culturali universalmente accettate". Partendo da immagini e concetti ancorati nella memoria della cultura moderna, sia i suoi dipinti che  le installazioni si muovono nel territorio dell' indagine culturale, collegando testi ed immagini ad una struttura binomiale. La presenza di testi gioca un ruolo carratterizzante nei suoi dipinti ed installazioni. L'utilizzo di quelli che possono sembrare ad una prima lettura dei sottotitoli della scena rappresentata, denotano nell'artista un interesse di natura fortemente espressiva. Tuttavia ad una più attenta lettura ci si rende conto che le frasi sono in gran parte scritte in lingue sconosciute e che soprattutto non hanno alcuna reale attinenza con l'immagine del dipinto. Questa associazione tra rappresentazioni dal vago sapore familiare e linguaggi testuali incomprensibili è esattamente il fulcro della sua indagine: la mancanza di comprensione obbliga lo spettatore a guardare l'oggetto del dipinto stesso che grazie...

Read More
Maria Lai

Tracce di un dio distratto | Maria Lai

Nata nel 1919 a Ulassai (Ogliastra), allieva di Arturo Martini e Alberto Viani all’Accademia di Belle Arti di Venezia, Lai - in tempi nei quali le artiste non viaggiavano e non godevano della credibilità del sistema dell’arte - sperimenta nuovi materiali, s’addentra nella poesia della terra e crea mondi fatti di stoffe, di fili, di pane, di legno, di tela. Dopo il successo nella capitale, durante gli anni Sessanta, Lai decide di tornare in Sardegna per liberarsi dalla mondanità. Ha bisogno di spazio, di vento, di pietre e solitudine. Il suo lavoro si nutre di legami ancestrali con l’isola e di una inesauribile “ansia di infinito”. “L’uomo – scrive Maria – ha bisogno di mettere insieme il visibile e l’invisibile perciò elabora...

Read More
Felix Curto

Back on the road again | Félix Curto

Particolarmente importante per la poetica di Felix Curto è stata l'esperienza di vita di 10 anni trascorsi in Messico. Le geografie sociali di questa terra particolare indagate dall'artista per lungo periodo, vengono riproposte nelle suo lavoro filtrate attraverso l'immaginario della controcultura Americana ed Europea degli anni Sessanta. Parte importante della recente produzione dell'artista spagnolo trae ispirazione dal libro di Edwin Gilbert „Chrome“, un romanzo che rivela i giochi perversi dell'industria automobilistica americana nel 20° secolo. Il titolo stesso del libro allude al soprannome popolare dato a molti automobili che, già in disuso negli Stati Uniti, continuano però a viaggiare attraverso l'America Latina. Oltre a queste, oggetti popolari come targhe, vecchi frigoriferi o radio, vengono raccolti dall'artista e successivamente modificati nel suo...

Read More